Di: cristina

ANNO 2120
Luca ha 40 anni, è di taglia forte, ed è il classico italiano emigrato in America che vive a Little Italy, ma a San Diego in California ed ha, ovviamente, un ristorante sul litorale.
Luca ha due passioni nella vita: il cinema e la cioccolata.
La seconda lo porta a vivere da vicino la prima, ovvero: per rimediare alla grande ondata di morti causate dall’anoressìa, tornata di moda per rilanciare l’immagine di alcune attrici che rischiavano l’oblìo, viene indetto dal Comitato Degli Oscar un Concorso a premi, come quello del Film del ’71 “Willy Wonka”, grazie al quale una persona qualunque, che avesse semplicemente la peculiarità di essere un grande e frequente mangiatore di cioccolata, potesse vincere , dopo aver trovato l’invito “dorato” nella barretta di cioccolata, un giro sul red carpet nella serata di premiazione degli Oscar, a Los Angeles.
Il nostro protagonista trova l’invito tra le tante barrette che divora ogni giorno…è la grande sera!
Luca è in smoking sul red carpet, inizia la passerella! E noi con lui!
Siamo gli ultimi di una lunga fila di star, davanti a noi sfilano i più grandi registi: registi trans, transgender e drag, ebbene si… il Cinema s’è fatto –ermafrodita-!
Questo fenomeno è scoppiato circa 50 anni fa , nel momento in cui si è sentita l’esigenza di raccontare, escludendo però i segni distintivi che contraddistinguono lo sguardo di una donna o di un uomo.
Più avanti scorgiamo i produttori…sembra un gruppo di turisti: sono tutti orientali! , imprenditori arricchitisi dalla diffusione a macchia dei ‘China Shop’, e che, dopo averne aperto catene e addirittura Centri Commerciali in tutto il mondo, hanno iniziato ad investire anche nel Cinema facendogli perdere del tutto la sua connotazione di “mondiale”.
In un percorso obbligato, poi, sono state allestite delle piccole sale cinematografiche che riprendono quelle che sono state le più famose della storia delle proiezioni: le persone passano al centro di questo percorso segnato da cordoni rossi che delimitano il passaggio e possono solo contemplare per pochi minuti lo spazio che un tempo era vivibile per tutti; ora solo un ricordo sostituito da fredde e asettiche stanze da museo interamente dipinte di bianco, dove ci si siede per terra e dove il pavimento si muove in base a ciò che vediamo (per esempio un terremoto, o un ascensore che si blocca), dove i suoni passano direttamente in un auricolare di cui vengono muniti i fruitori e dove i profumi e gli odori possono essere sentiti, insomma più interattivo ma alienante tra i fruitori, e dove le immagini vengono proiettate direttamente su parete…eh si, immagini…non film! Perché i film sono anch’essi un ricordo. Circa un trentennio fa tutta la parte attoriale e registica ha dato spazio totalizzante alla ‘Performance’; questo movimento ha preso il nome di “Lars Trier”, pseudonimo di Lars Von Trier.
Luca è ormai dentro una di queste sale e sta assistendo alla premiazione: “..and winner is “Thousand blue bubbles” of Sister Divina Antares!”…
MMM… mi sale il dubbio che una certa parte del Vaticano continui ancora a governare il mondo!